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10/10/2020 - Piantangeli e dintorni
Informazioni sull'uscita Data: 10/10/2020
Difficoltà:
- Escursione facile
Distanza in auto: 40 km (a/r)
Lunghezza percorso a piedi: 6 km
Note:
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L'USCITA E' STATA ANTICIPATA A SABATO 10 OTTOBRE 2020
NOTA IMPORTANTE …
DATE LE CONTINUE AVVERSE CONDIZIONI METEO PER LE GIORNATE DOMENICALI OTTOMBRNE
RACCOLTA
UN’OPPORTUNA SEGNALAZIONE DI UN TIBURZIANO
ANTICIPO
A SABATO
10 OTTOBRE 2020
L’USCITA DI PIANTANGELI
(sembra che sabato 10 ottobre sia bel tempo!!!)
Grazie Paolo…
Piantangeli Sabato 10 ottobre 2020
Sui Monti della Tolfa
Signori Tiburziani,
causa probabili condizioni meteo avverse, nella giornata di domenica 11/10/2020,
comunico
l’anticipo alla giornata di sabato 10/10, la prevista escursione sui Monti della Tolfa. Ferme restando le indicazioni già fornite, percorso - grigliata etc., è ormai notorio che la Regione Lazio, a partire dal 3 ottobre 2020, ha reiterato le disposizioni concernenti l'obbligo della mascherina all'aperto su tutto il territorio regionale. Tale obbligo esclude alcune categorie di persone, in particolare ci riguardano quelle che svolgono attività motoria e/o sportiva; nelle more di eventuali maggiori chiarimenti regionali/nazionali, trascrivo un consiglio Tiburziano …
premesso l’obbligo di indossare la mascherina nei momenti antecedenti l’escursione, nel corso della passeggiata la terremo attorno al collo, pronta per momenti di maggiore assembramento.
Rispetteremo comunque una distanza, dagli altri escursionisti, di almeno 3 metri se posti in fila indiana. Di 1 metro se affiancati. Il nostro aerosol è attivo in linea entro l’arco di metri 3 ed a fianco di metri uno. Sappiamo che la protezione in viso protegge il prossimo e non chi la porta!
Chi vorrà potrà usare questa precauzione l’intera camminata.
Altro momento di maggior protezione sarà quello della grigliata, mentre al tavolo ci si potrà liberare della protezione rispettando le altre prescrizioni previste, i nuclei familiari potranno rispettare distanze minori.
Saluti Vanì
Grazie Paolo…
Saluti
Vanì
SOLLECITATA DAI PIU’ – UNA GRIGLIATA SUL COLLE - MUNIRSI DI GRIGLIE – CARBONELLA E DELLA MATERIA PRIMA … CARNI DA ARROSTIRE.
Partenza soliti ora e luogo ritrovo in Civitavecchia, raggiunto il luogo, posizioneremo le auto alla Gransceta dei Cavallari. Seguiremo poi le guide del Gruppo, verso il luogo archeologico e panoramico di Piantangeli. Torneremo in località il Tecchio per il pranzo e la grigliata.
Le strane gravidanze di Poggio Baldone - 22/09/2020
IL FONTANILE DI POGGIO BALDONE
(LONGOBARDONE di chiara denominazione longobarda)
Utilizzato per rifornimenti d’acqua dai monaci dell’Abbazia Cistercense posta sul Colle. Particolarmente utile in passato nei periodi siccitosi, quando il vasto impluvio di Piantangeli rimaneva a secco. Il luogo, dall’altopiano, veniva raggiunto attraverso il loro sentiero, donde il toponimo. Una certa storia racconta che l’acqua che sgorga dal fontanile potesse curare la sterilità femminile. Ma noi abbiamo sempre pensato che nelle gravidanze c’entrasse un certo …. Baldone!
PIANTANGELI
I Segreti di Piantangeli - 29 nov 2018
Il piano degli angeli …
Altopiano posto in leggera pendenza con andamento sud-ovest - nord-est. Per la bellezza del luogo, o per la presenza di una chiesa dedicata a San Michele Arcangelo, detto Piano degli Angeli. Ai suoi margini è possibile ammirare vasti orizzonti e quelli che furono i Campi di Minione, citati da Virgilio nel Canto X dell’Eneide e che dettero un contingente militare alle armate di Enea, giunto qui per reclutare uomini e conquistare Roma. L’orografia dell’Ermo Colle, permette sguardi lontani, in profondissima quiete e sovrumani silenzi. Piantangeli presenta una strana analogia con i luoghi dell’Infinito del Leopardi… Sul margine est dell’altopiano sono visibili cospicui resti dell’Abbazia benedettina di Sant’Arcangelo, forse già tempio etrusco, poi attivo tempio cristiano sotto il dominio longobardo, nel medioevo ed oltre.
IL CASTELLO DIRUTO
Del Castello poco si sa ma doveva essere legato in qualche maniera al complesso religioso e posto sotto il condominio della Famiglia Guastapane, mentre la sua edificazione deve risalire a prima del mille, esattamente costruito ad opera ed uso dei Longobardi. Il suo scopo iniziale di controllare le principali prossime Vie di comunicazione, dalle ingerenze ed invasioni bizantine, ha perennemente attratto le mire dei regnanti suoi contemporanei. Tuttora scarse emergenze sono visibili del maniero, emergono soltanto le mura di cinta che inglobano l’Abbazia di Piantangeli e qualche massiccio attacco di fondamenta.
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I CAMPI DI MINIONE
Vari insediamenti umani sorsero nel territorio circostante l’alveo del Mignone, che dai Monti Cimini porta le sue acque avanti il territorio di Tarquinia. Attivi nel periodo del bronzo, alcuni di questi sono piccoli centri scomparsi nel periodi del ferro ed etrusco, altri sono giunti fino al medioevo, mentre ben pochi sono sopravvissuti fino ai giorni nostri. Partendo dalla foce del fiume, ipotizzando di trovarci qualche centinaio di anni prima del mille a.C., in volo entro un elicottero, passiamo in rassegna i Villaggi che si incontrano: Rapinum posto sulla foce del fiume, Cencelle, Luni sul Mignone e San Giovenale, Pagus di Monte Rovello e Piantangeli, La Tolfa (Tulfa), Pian Conserva, Pian Cisterna, Monte li Santi, Rota, San Pietro e San Pietrino, la Tolfaccia, Monte Fortino, il Ferrone, Monterano ed Oriolo Romano. Di questi si sa che dettero un certo contingente militare ad Enea, contributo che gli consentì in alleanza di altre popolazioni italiche, di attribuirsi il controllo dell’area tiberina. L’episodio è ben trattato nell’opera virgiliana, alquanto verosimile, anche se discutibili date e indicazione di alcuni popoli. (Di questo se ne potrebbe parlare a richiesta nel corso dell’uscita!!!)
ENEIDE – PUBLIO VIRGILIO MARONE
ALTO LAZIO NEL TEMPO DI ENEA – 1180 a.C. c.a.
LIBER X – DE ETRUSCIS SOCIIS
ENEA
……media Aeneas freta nocte secabat ……
… Enea nel mezzo della notte con la sua imbarcazione tagliava le onde…
MASSICO
Massicus aerata princeps secat aequora Tigri, sub quo mille manus iuvenum, ….
… Massico, seguiva, per primo con la bronzea Nave Tigri, al suo comando mille schiere di giovani, di Chiusi e di Cosa, armati di frecce nelle leggere faretre sulle spalle e l'arco letale.
IL TORVO ARBANTE
Una torvus Abas huic totum insignibus armis agmen et aurato fulgebat Apolline puppies …
Vien dietro il torvo Abante con la sua nave, sulla poppa risplende la statua di un apollo dorato. La sua armata brillava di scintillanti armi, Populonia, sua Patria, gli aveva affidato seicento giovani esperti di guerra.
ASILA IL DIVINATORE
Tertius ille hominum divumque interpres Asilas, cui pecudum fibrae, caeli cui sidera parent et linguae volucrum et praesagi fulminis ignes,
Terzo Asila profeta degli uomini e degli dei, interprete di viscere delle bestie, delle stelle del cielo, del canto degli uccelli e di fulmini. Ha mille uomini al seguito, armati di aste appuntite, figli di Pisa, città Alfea, etrusca per posizione.
IL BELLISSIMO ASTURE … CAVALIERE DALLE ARMI VARIOPINTE
DI CERETE, DEI PIRGI ANTICHI, DEI CAMPI DI MINIONE
E DELLA NON SALUTIFERA GRAVISCA
Sequitur pulcherrimus Astyr, Astyr equo fidens et versicoloribus armis. ter centum adiciunt (mens omnibus una sequendi) qui Caerete domo, qui sunt Minionis in arvis, et Pyrgi veteres intempestaeque Graviscae.
Per ultimo il bellissimo Asture, cavaliere dalle armi variopinte. Trecento lo seguono ... in un unico cuore, son di Cerete, dei Pirgy antichi, dei Campi di Mignone e della non salutifera Gravisca.
Significativa è la descrizione della figura equestre del bellissimo Asture, cavaliere, a capo di una schiera di trecento soldati a cavallo, armati di lance, frecce ed archi. La schiera di cavalieri non è altro che l’immagine dei nostri antenati butteri, dei Monti della Tolfa, quelli che vinceranno la sfida equestre con i cowboy di Buffalo Bill, abilissimi nel cavalcare e combattere in movimento, con lance, archi e frecce, il cui valore e ricordo è ancora perpetrato da pochi superstiti nelle sagre paesane.
IL TEMPIO ETRUSCO FORSE ATTIVO DAL VI SEC. a.C.
Posto avanti la Gransceta dei Cavallari, presenti soltanto le fondamenta dell’edificio cultuale, che parzialmente ricalca l’architettura, vera e propria, dei templi etruschi. Posto su una via, a quel tempo di intenso traffico, la Cornelia diretta a Tarquinia-Corneto. Più avanti collegata ad altre diramazioni stradali.
Vanì, 22 SETTEMBRE 2020
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