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02/12/2018 - PIANTANGELI ED I SUOI DINTORNI - TOLFA
Documenti sul sito DOMENICA 2 DICEMBRE 2018“TIBURZI IN ESCURSIONE”DAL FONTANILE DI POGGIO BALDONE AL CASTELLO DEI GUASTAPANE ED ALL’ABBAZIA TEMPLARE-CISTERCENSE DI PIANTANGELI PER IL SENTIERO DEI FRATI. I CAMPI DI MINIONE - IL TEMPIO ETRUSCO SULLA VIA CORNELIA”SOLLECITATA DAI PIU’ – UNA GRIGLIATA SUL COLLE - MUNIRSI DI GRIGLIE – CARBONELLA E SOPRATTUTTO DI CARNI DA ARROSTIRE.Partenza soliti ora e luogo ritrovo in Civitavecchia. Giunti al Fontanile di Poggio Baldone, sulla strada del Marano, occorre fare spola auto, ovvero: si lasciano i passeggeri e bagagli e si vanno a posizionare le auto alla Gransceta dei Cavallari. Seguire pedissequamente le guide del Gruppo, non intrattenersi. Gli autisti torneranno con un giusto numero di vetture, al Fontanile ed inizierà l’escursione.Segreti di Piantangeli - 29 nov 2018 Le strane gravidanze di Poggio Baldone - 02 dic 2018 IL FONTANILE DI POGGIO BALDONE(LONGOBARDONE di chiara denominazione longobarda)Utilizzato per rifornimenti d’acqua dai frati dell’Abbazia Cistercense posta sul Colle. Particolarmente utile in passato nei periodi siccitosi, quando il vasto impluvio di Piantangeli rimaneva a secco. Il luogo, dall’altipiano, veniva raggiunto attraverso il loro sentiero, donde il toponimo. Una certa storia racconta che l’acqua che sgorga dal fontanile potesse curare la sterilità femminile.PIANTANGELI Altopiano posto in leggera pendenza con andamento nord-ovest - nord-est. Per la bellezza del luogo detto “Piano degli Angeli”. Ai suoi margini è possibile ammirare “vasti orizzonti” e quelli che furono i “Campi di Minione”, citati da Virgilio nel Canto X dell’Eneide e che dettero un contingente militare alle armate di Enea, giunto qui per reclutare uomini e conquistare Roma. L’orografia dell’Ermo Colle, permette sguardi lontani, in “profondissima quiete e sovrumani silenzi”. Piantangeli presenta una strana analogia con i luoghi dell’Infinito del Leopardi… Sul margine est dell’altipiano sono visibili cospicui resti dell’Abbazia benedettina di Sant’Arcangelo, forse già tempio etrusco, poi attivo tempio cristiano sotto il dominio longobardo, nel medioevo ed oltre.IL CASTELLO DIRUTO Del Castello poco si sa ma doveva essere legato in qualche maniera al complesso religioso e posto sotto il condominio della Famiglia Guastapane, mentre la sua edificazione deve risalire a prima del mille, esattamente costruito ad opera ed uso dei Longobardi. Il suo scopo iniziale di controllare le principali prossime Vie di comunicazione, dalle ingerenze ed invasioni bizantine, ha perennemente attratto le mire dei regnanti suoi contemporanei. Tuttora scarse emergenze sono visibili del maniero, emergono soltanto le mura di cinta che inglobano l’Abbazia di Piantangeli e qualche massiccio attacco di fondamenta..I CAMPI DI MINIONE Vari insediamenti umani sorsero nel territorio circostante l’alveo del Mignone, che dai Monti Cimini porta le sue acque avanti il territorio di Tarquinia. Attivi nel periodo del bronzo, alcuni di questi sono piccoli centri scomparsi nel periodi del ferro ed etrusco, altri sono giunti fino al medioevo, mentre ben pochi sono sopravvissuti fino ai giorni nostri. Partendo dalla foce del fiume, ipotizzando di trovarci qualche centinaio di anni prima del mille a.C., in volo entro un elicottero, passiamo in rassegna i Villaggi che si incontrano: Rapinum posto sulla foce del fiume, Cencelle, Luni sul Mignone e San Giovenale, Pagus di Monte Rovello e Piantangeli, La Tolfa (Tulfa), Pian Conserva, Pian Cisterna, Monte li Santi, Rota, San Pietro e San Pietrino, la Tolfaccia, Monte Fortino, il Ferrone, Monterano ed Oriolo Romano. Di questi si sa che dettero un certo contingente militare ad Enea, contributo che gli consentì in alleanza di altre popolazioni italiche, di attribuirsi il controllo dell’area tiberina. L’episodio è ben trattato nell’opera virgiliana, alquanto verosimile, anche se discutibili date e indicazione di alcuni popoli. (Di questo se ne potrebbe parlare a richiesta nel corso dell’uscita!!!)
ENEIDE – PUBLIO VIRGILIO MARONEALTO LAZIO NEL TEMPO DI ENEA – 1180 a.C. c.a. LIBER X – DE ETRUSCIS SOCIIs"……media Aeneas freta nocte secabat ……”
" Massicus aerata princeps secat aequora Tigri, sub quo mille manus iuvenum, …."
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