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19/11/2017 - Da Poggio Caiolo a Barbarano Romano, per millenari sentieri etruschi!



Informazioni sull'uscita

Data: 19/11/2017

Difficoltà:

- Difficoltà media
- Presenza salite
- Presenza guadi, munirsi di stivali o buste di plastica
- Spola auto/partenza escursione arrivo, non coincidenti

Distanza in auto: 70 km (a/r)

Lunghezza percorso a piedi: 8 km

Note:

         

Restano ferme tutte le indicazioni e prescrizioni già note ed indicate sul sito.



Documenti sul sito

GRUPPO TREKKING TIBURZI

Uscita Domenica 19 novembre 2017 – ore 7.40 ritrovo – 8 partenza

Traversata del “Biedano 1”

Km. 8 – difficoltà media – sentieri su tufo – presenza di qualche breve “strappo”scivoloso, qualche guado superabile.

Pranzo al sacco, Km. Auto c.a. 70 a.r.

Restano ferme tutte le altre indicazioni.

 

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Gentili Signori,

                              come già anticipato “sul campo”, domenica 5/11 ci impegneremo sul percorso che da Poggio Caiolo ci porta sotto il paese di Barbarano Romano, per un vecchio sentiero già battuto dal popolo etrusco. Il primo tratto presenta un percorso archeologico-naturalistico, nella restante parte transiteremo entro interessanti forre tra Canyon scavate nei millenni dai torrenti presenti. La vegetazione che si presenta è davvero eccezionale, paragonabile al tipo Amazzonico. Lasciato il Poggio  entreremo in profonde gole, ove il sole raramente si affaccia. I sentieri che vi proponiamo vanno percorsi con attenzione, per la presenza di tufo, foglie ed in alcuni casi del fango. Raccomando ancora ai partecipanti di munirsi di bacchette da trekking, per assicurare equilibrio e maggiore stabilità del corpo. Oltre naturalmente  ad una idonea attrezzatura per ogni evenienza e/o condizione meteo.

                             Un’altra ultima raccomandazione, non in ordine di importanza, cosa che deve essere sempre tenuta in mente. Quando si segue un gruppo in escursione non è opportuno rimanere in fondo e perdere i contatti con il gruppo di testa. Il “Tiburzi in cammino” ove generalmente, in escursione, mi porto in testa per ovvii motivi, ha ormai raggiunto un considerevole numero di partecipanti. Non è facile, pur conoscendo la quantità delle persone aggregate, poterle tenere sotto conto e controllo. Non è semplice, per chi rimanesse isolato, affrontare la sentieristica che ci si pone innanzi, ci sono deviazioni, bivi e sentieri ambigui, che se imboccati, finiscono poi per chiudersi! Né ci viene in aiuto il telefonino, la maggior parte delle volte le linee non sono servite. Se sopravviene un impedimento imprevisto e vi doveste trovare in situazioni del genere cercate di avvertire le persone che vi precedono per bloccare il cammino dei battistrada che, vi assicuro, nell’occasione, procedono con un passo cauto e cadenzato. Non è opportuno, inoltre, e decisamente sconsigliato, procedere avanti al gruppo, per proprio conto, se le guide per qualche motivo hanno rallentato la marcia. Se vi trovaste in testa al gruppo e aveste notato l’assenza di guide ufficiali, fermatevi sul sentiero e, se del caso, tornate indietro. Potreste aver preso una deviazione che il più delle volte vi porta in isolamento e  ben lontani dal punto di arrivo. In particolare, situazioni del genere, per chi dovesse ricercare persone disperse, si gestiscono male con la prossima riduzione delle ore di luce della stagione autunnale ed invernale. Significherebbe, per l’incauto trekkista, dover passare la notte all’addiaccio per attendere il sorgere del sole del giorno dopo e l’arrivo dei ricercatori. Le guide del Tiburzi, conoscono perfettamente i sentieri proposti, pertanto il consiglio che vi do, affidatevi tranquillamente a loro, non le superate mai sui sentieri, non rimanete indietro, rispettate i luoghi che attraversiamo, non raccogliete funghi e/o piante spontanee entro Parchi ove è severamente vietato, pena pesanti multe da parte dei Funzionari della Forestale, presenti comunque.  Godetevi questi meravigliosi luoghi, il silenzio, gli sfondi, i ruscelli, la rigogliosa vegetazione, le millenarie pietre.

Vanì 23-10-2017

          


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