Gruppo Trek

Civitavecchia







19/03/2023 - SULLE TRACCE DEL CAMMINO DI SANT AGOSTINO



Informazioni sull'uscita

Data: 19/03/2023

Difficoltà:

- Difficoltà media
- Presenza salite
- Spola auto/partenza escursione arrivo, non coincidenti

Distanza in auto: 25 km (a/r)

Lunghezza percorso a piedi: 8 km

Note: Spola auto attrezzata autonomamente da alcuni escursionisti

         
SULLE TRACCE DEL CAMMINO DI SANT AGOSTINO
Distanza in auto: 25
Lunghezza percorso a piedi: 8
Punto di ritrovo: Parcheggio sulla Strada Mediana adiacente il Tribunale di Civitavecchia
Pranzo: al sacco
Ora di rientro: a termine escursione
Difficoltà:
   - Difficoltà media
   - Presenza salite
   - Spola auto/partenza escursione arrivo, non coincidenti


GRUPPO TREK FRA’ DIAVOLO CIVITAVECCHIA

“Escursioni in territorio Etrusco-Falisco”

 

*********

 

Domenica 19 Marzo 2023

SULLE TRACCE DEL CAMMINO DI S.AGOSTINO

 

*********

UTILI NOTE PRELIMINARI

 

Escursione di 8 Km c.a., di difficoltà media. Ritrovo ore 8.15 presso il Park Tribunale di Civitavecchia, con partenza ore 8.30. No attraversamento macchia mediterranea, né guadi. Pranzo al sacco.

Il “Cammino” prende le mosse dalla Cipresseta posta a nord-ovest di Civitavecchia, che si raggiunge con le vetture, per proseguire (a piedi) su un breve tratto del percorso ferroviario “Civitavecchia-Orte”. Quindi si intercetta il Sentiero per Monte Palano, deviando poi per la Falesia di Ripa Maiala.

Qui, sotto le belle pendici rocciose dell’elevato (Monte Palano – Monte Pisano?) effettueremo il pranzo al sacco. Nel primo pomeriggio riprenderemo  il percorso per raggiungere la prefissata destinazione … l’Eremo della SS. Trinità di Allumiere.

Presso l’Eremo alcune vetture, poste qui per l’occasione, effettueranno  una spola auto. Ovvero gli autisti verranno riportati alla Cipresseta per recuperare le proprie auto.

 

 

*********

 

 

Salve Signori,

                                          domenica prossima il Trek Fra’ Diavolo riparte per una bella e significativa avventura storico-religiosa, rilevante per il nostro Territorio, da molti tanto attesa.

Ricalcheremo un tratto del presumibile viaggio che Sant’Agostino, intorno all’anno 388 d.C., percorse dal Convento dei Frati Agostiniani posto sull’omonimo nostro Lido, fino ad arrivare al Monastero della Trinità di Allumiere, per poi ridiscendere.

Presumibilmente utilizzato dai religiosi per raggiungere il loro suggestivo Monastero immerso tra le boscose colline dei nostri Monti.

Il Monastero, forse posto nel luogo ove Traiano qui trasse il primo acquedotto “Centumcellensis”, consentiva ai Monaci, un sano ritiro per una profonda meditazione, data la sacralità che il luogo indiscutibilmente sprigiona. Presumibilmente eretto su antiche vestigia associate al culto pagano magico-sacrale delle acque, venerato da antiche genti.

Un sacro ritiro per i Monaci, al fresco dei Monti, quando, nel loro Convento posto sul lido, un caldo estivo opprimente, rendeva le giornate dei cenobiti  insopportabili.

Il sentiero che percorreremo è stato da me pensato e ricostruito dietro richiesta del Sacerdote della Parrocchia di Pantano, Padre Giuseppe, e dei suoi collaboratori, tra cui Suor Claudia, la Signora Severini Teresa ed il Signor  Franco Carraffa. Ho seguito devotamente questo richiamo, forte della conoscenza di antiche strade e sentieri, ancora a me noti, ancor prima che piani regolatori urbanistici hanno ed avranno ormai, definitivamente, cancellato.

 

Non nascondo l’orgoglio nel sapere che Padre Giuseppe della Parrocchia di Pantano, ha indetto questo percorso quale classico pellegrinaggio annuale, da espletare annualmente nel mese di agosto, in occasione dei  locali festeggiamenti  agresti-campagnoli, a memento del Viaggio che il Santo fece più volte, per raggiungere l’Eremo della SS.Trinità, partendo dal nostro Lido così detto, appunto, di Sant’Agostino!

Più avanti, per chi è appassionato di studi locali, sono riportate alcune testimonianze storiche, tratte dalla scarsa letteratura provinciale.

 

Vanì, 19/03/2023. Ore 20

 

 

 

 

************

 

PER CHI VUOLE CONOSCERE QUALCOSA SUI LUOGHI CHE INTERESSERANNO L’ESCURSIONE…

Prefazione alla nuova edizione del Volume “Sant’Agostino alla Fontanella” di Ennio Brunori, voluta dal Parroco Don Giuseppe.

 

In occasione della festa patronale di Sant’Agostino (28 agosto 2017), abbiamo ritenuto di grande interesse ripubblicare il saggio scritto da Ennio Brunori, dal titolo “S. Agostino alla Fontanella”, con il quale l’autore si era proposto di presentare le testimonianze storiche ed archeologiche riguardanti il misterioso incontro di S. Agostino col bambino sulla spiaggia delle “Villette”, nel periodo in cui il Santo dottore indagava sul mistero della Santissima Trinità, opuscolo rivisto e approfondito per noi dal prof. Giovanni Insolera. “Quello che tu erediti dai tuoi padri, riguadagnatelo per possederlo”. Questa frase tratta dal “Faust” di Goethe comunica bene l’intenzione che ci ha mosso a ripubblicare lo scritto del Brunori, infatti, riprendere contatto con la Storia della Chiesa locale e le sue preziose fonti, ci permette di riguadagnarle, riscattandole dalla dimenticanza e così possederle. Una maggior consapevolezza delle nostre origini, della tradizione e la cultura da cui proveniamo, contribuiscono certamente in modo positivo alla conoscenza di noi stessi, rinnovando il nostro sguardo e la nostra creatività dentro il vissuto quotidiano. Desideriamo pertanto ringraziare la sig.ra Alida Brunori, che ci ha permesso di riprendere l’impagabile opera che il compianto marito ci ha lasciato in eredità, il prof. Giovanni Insolera, per la passione, la dedizione e la competenza con la quale si è impegnato in tale riedizione, il Sindaco di Tarquinia Pietro Mencarini, la tipografia Lamberti per il considerevole apporto tecnico e la precisione nel lavoro, la famiglia Fabbri che ci ha permesso di visionare il luogo della “Fontanella” presente nel loro giardino di casa e Alessio Natali per le foto inerenti la spiaggia ed il pozzo.

Don Giuseppe Tamborrini

 

 

 

 

 

SANT’AGOSTINO ALLA FONTANELLA

Di Ennio Brunori

(Note del compianto Ennio Brunori del 1994, che ricordo … condivise con me gli studi di Ragioneria all’istituto Baccelli di Civitavecchia. Sono tratte da una ristampa di un documento voluta da Padre Giuseppe Tamborrini della Chiesa di Pantano).

“” Alcuni storici, fin dal Medioevo, hanno sostenuto che Agostino, subito dopo il battesimo ricevuto in Milano dal vescovo Ambrogio nel 387 d.C. e prima di imbarcarsi per l’Africa nel 388, abbia voluto visitare i monasteri che erano sorti in Toscana e sul litorale etrusco, per osservarne il sistema di vita cenobitico. Tra questi vengono menzionate frequentemente il monastero di Lupocavo sul M. Pisano e quello di Centumcellae. Una diffusa leggenda popolare, riportata anche in scritti di antichi autori1), vuole che Agostino mentre era ospite nell’Eremo della SS. Trinità de Centumcellis presso Allumiere2), per ristorare il corpo e la mente, soleva a lungo passeggiare, raggiungendo talvolta il mare. Sarebbe avvenuta in una di queste peregrinazioni la famosa apparizione, nota alla letteratura ed all’arte come l’Incontro di S. Agostino e l’Angelo. Mentre Agostino passeggiava appunto sulla spiaggia vicino al Porto di Giano (poi di Bertaldo), meditando sul mistero della Trinità, gli apparve un Fanciullo che con il cavo della mano attingeva l’acqua del mare e la versava in una piccola fossa scavata nella sabbia. Alla richiesta del perché di tale azione, il Fanciullo rispose che voleva versare tutto il mare in quella piccola fossa. Agostino, meravigliato, fece notare l’umana impossibilità dell’impresa; ma il Celeste Fanciullo gli rispose con questo monito: “E’ più facile per me riuscire a versare tutta l’acqua del mare in questa piccola fossa, che per te spiegare l’imperscrutabile mistero della santissima Trinità!”. Detto ciò sparì. Questo prodigioso avvenimento è stato raffigurato in moltissime opere pittoriche da eccelsi artisti di diverse epoche, tra i quali spiccano il Botticelli, il Lippi e il Rubens. Il più antico documento, finora da noi ritrovato, che descrive l’incontro di Agostino con Gesù Cristo, nel Porto di Giano, risale al XII sec., epoca in cui fu scritta “La vita di Guglielmo” da parte del discepolo Alberto, pervenutaci in un manoscritto del XVI sec.3). 1) S. Alberto da Siena (+1181); Alberto di Padova (1269-1323); Pietro De’ Natali (1330-1406 c.); Vincent Ferrer (1350- 1419); Giacomo Gherardi detto il Volterrano (1434-1516); Martin Antonio Del Rio (1551-1608), oltre ai resoconti dei Registri dell’Ordine Agostiniano e delle visite pastorali dei Vescovi di Corneto. 2) Su questo Santuario posto tra i Monti di Allumiere a circa sette miglia dal mare, vedi: E. Brunori, Ricerche archeologiche all’Eremo della SS. Trinità di Allumiere, in Bollettino della Soc. Tarquiniense di Arte e Storia 1991: Catalogo Mostra Documentaria XVI Centenario del Battesimo di S. Agostino (387-1987), Allumiere 1987; Catalogo II Mostra documentaria “Risorge l’Eremo della Trinità”, Allumiere 1991. S. Alberto da Siena,, (+1181) Vita di Guglielmo, Ms. KVII 15, datato 1582, Biblioteca Comunale di Siena - sta in Roberto Ferretti, L’immaginario collettivo sui monti di Castiglione, Castiglion della Pescaia 1989. C’è da sottolineare che in questa prima descrizione dell’incontro non si fa cenno alla sorgente di acqua dolce che sarebbe scaturita nella buca scavata sulla spiaggia. All’incirca attribuibile alla stessa epoca (XII-XIII sec.) è un altro antico documento, venuto alla luce durante il pontificato di Clemente VIII (1593-1605), che descrive l’avvenimento riportandolo nello stesso luogo, cioè nel litorale del Porto di Giano o di Bertaldo. Si tratta di una lapide incisa con “caratteri antichissimi”, ritrovata dal Nobile cornetano Alessandro Degli Atti, proprietario del sito lungo il mare, chiamato in quell’epoca “la Fontanella di S. Agostino” dove era anticamente il Porto di Giano, poi chiamato di Bertaldo, tra la città di Corneto e Civitavecchia, mentre stava fabbricando in detto luogo, come ci attesta Mons. Ambrogio Landucci).

 

O M I S S I S””

 

 

 

 

 

 



Documenti sul sito

 











Questo sito utilizza cookies tecnici esclusivamente per gestire al meglio la navigazione
Non vengono usati cookies pubblicitari, di profilazione o di terze parti
Il sito è gestito da Gianfranco Sassu
Per consigli, suggerimenti, segnalazione di problemi contattaci