Gruppo Trek

Civitavecchia







23/04/2023 - IL MONTE SORATTE PRANZO SOCIALE DI FINE ESCURSIONE IL BUNKER ANTIATOMICO



Informazioni sull'uscita

Data: 23/04/2023

Difficoltà:

- Difficoltà media
- Presenza salite
- Spola auto/partenza escursione arrivo, non coincidenti
- Variazione orario partenza

Distanza in auto: 200 km (a/r)

Lunghezza percorso a piedi: 4 km

Note:

         

IL MONTE SORATTE PRANZO SOCIALE DI FINE ESCURSIONE IL BUNKER ANTIATOMICO
Distanza in auto: 200 a/r
Lunghezza percorso a piedi: 4,5
Punto di ritrovo: Parcheggio sulla Strada Mediana adiacente il Tribunale di Civitavecchia
Pranzo: organizzato in ristorante
Ora di rientro: a termine escursione
Difficoltà:
   - Difficoltà media
   - Presenza salite
   - Variazione orario partenza

 

TREK FRA DIAVOLO

CIVITAVECCHIA

°°°°°°

Domenica 23 aprile 2023

 

PARTENZA ORE 8,00

*****

IL MONTE SORATTE

PRANZO SOCIALE  DI FINE ESCURSIONE

IL BUNKER ANTIATOMICO

 

*****

 

 

Signori Camminatori,

                con riferimento a precedente nota indico di seguito il programma per partecipare all’uscita su specificata del 23/4/2023.

 

Ritrovo  Parcheggio Tribunale di Civitavecchia  ore 7.50, partenza con auto proprie ore 8,00

Percorso stradale Km. 100 – c.a., sintesi …

 Civitavecchia – Monte - Romano - Barbarano Romano – Vico Matrino – Capranica – Sutri – Nepi – Castel Sant’Elia – Civita Castellana – Consolare Flaminia direz. Roma – Sant’Oreste  - Parcheggio Via Riccioni 35, avanti Pub – Ristorante Cruscioff. (arrivo previsto per ore 10 c.a.).

 

Ore 10.30, dal park del Ristorante partenza escursione sul Monte 691 mt. s.l.m. (di Km. 4,5 c.a.). Si percorre il sentiero asfaltato che sale e raggiunge i punti più panoramici (ex Romitorio S.Maria delle Grazie – poi sentiero non asfaltato per l’Eremo di S. Silvestro ex Tempio di Apollo Sorano).

La risalita, presenta una certa difficoltà e verrà affrontata con passo tranquillo e lento. Raggiunto l’Eremo di S.Silvestro, dopo le consuete foto, si ritorna al Ristorante (ore 12.30 c.a.) per il pranzo sociale. La comunicazione del costo che dovrebbe aggirarsi tra i 20 ed i 30 euro, ed il menù relativo non mi sono ancora noti e sono in attesa di comunicazione, malgrado il mio sollecito interessamento. Per questo cercherò di informare prima possibile coloro che si iscriveranno (al momento  ho registrato 16 persone).

 

Il pranzo al Ristorante è stato prefissato con inizio tra le ore 12.30 e le 13.

Per le ore 15, dopo il pranzo, ci trasferiremo in auto in Viale Europa ove è presente il parcheggio del Bunker. Alle ore 15.30 ritireremo i biglietti di accesso. Raggiungeremo a piedi l’ingresso inizio visite. Per tutto il giro del luogo ipogeo, con guida, occorrono circa 2 ore. Entro il Bunker potrebbe essere utile una giacca a vento! Si percorrono gallerie scavate entro le rocce del monte e si visitano le sale disposte per la protezione antiatomica, oltre ad un interessante museo storico di mezzi ed armi della II^ guerra mondiale.

Al termine, verso le ore 18.00, rientro in Civitavecchia.

 

 Il 2 aprile nel corso della prevista uscita, potrete prenotarvi, provvedendo all’obbligo del pagamento anticipato del biglietto di ingresso (richiesto). Chi volesse prender parte dell’uscita al Soratte,  e non lo potesse fare di persona, dovrà interessarmi telefonicamente 388 6958494 o per mail  vanivani@alice.it. Per il pagamento di cui sopra ho previsto la possibilità di fare un bonifico bancario

IBAN personale IT 22 E 03069 390311 000000 90004

Nel qual caso si renderà opportuno poi notificarmi il versamento effettuato.

Quote ingresso: biglietto intero 12 euro pers.. Ridotto euro 8 ragazzi dai 7 ai 17 anni.

 

Un caro saluto … Vanì 31/03/2023

 

Note storiche del luogo …

 

STORIA E CULTURA LOCALE

Il Monte Soratte

                        questo fossile vivente, ben lungi dalla dorsale appenninica posta più ad est, si eleva di  appena a 690 mt. sul l. del mare, è un’enorme scheggia calcarea che domina il territorio pianeggiante dell’Alto Lazio, e che spicca in cielo molto più della sua reale altitudine.

 Il Monte è emerso dal profondo del mare, lentamente, in un lungo periodo compreso tra 200 e 65 milioni di anni fa, per effetto di certi movimenti tettonici della litosfera (o crosta terrestre). E’ quindi nel periodo compreso tra il Giurassico e l’Eocene che il Soratte assume l’aspetto più o meno attuale. (Il Giurassico va da 200 a 145 milioni di anni fa, ed è seguito dal Cretaceo, compreso tra 145 e 65 milioni di anni fa, e dall’Eocene tra 58 e 27 milioni di anni fa).

E’ quindi testimone di ere geologiche primordiali, quando  l’uomo nelle sembianze attuali, non si era ancora trasformato. Il Monte ha assistito a significativi e vari sconvolgimenti terrestri importanti che hanno coinvolto e modificato l’evoluzione terrestre, tra cui ben due “importanti” estinzioni di massa. La quarta in ordine alle 5 conosciute, quella del Triassico-Giurassico (circa 201 milioni di anni fa), che spazzò via la maggior parte degli archeosauri e aprì la strada a dinosauri ed uccelli. A causarla sarebbe stata una gran quantità di biossido di carbonio rilasciata dai vulcani nell’atmosfera. E la quinta che fu responsabile dell’estinzione più famosa, quella avvenuta 66 milioni di anni fa tra le ere del Cretaceo e del Paleogene. Quanto a quest’ultima estinzione quasi tutti gli indizi scientifici trovati sulla Terra (livelli molto elevati di iridio, metallo estremamente raro sulla crosta terrestre) portano a credere che nel periodo, un gigantesco asteroide, ricco di tale pesantissimo elemento (iridio), dal diametro stimato tra 10 ed 81 km., si sia schiantato nel Golfo del Messico, spazzando via gran parte della vita sulla Terra, compresi naturalmente i dinosauri. L’immane impatto avrebbe provocato uno tsunami gigantesco che si sarebbe propagato a cerchi concentrici in ogni direzione, colpendo specialmente l'isola caraibica di Cuba. L'emissione di polvere e particelle nell’atmosfera, conseguente, sarebbe responsabile di immediati cambiamenti climatici. La Terra si ricoprì di una nube di polvere che per molti anni oscurò il sole, di conseguenza la flora presente scomparve come gli animali erbivori (dinosauri) ed anche predatori di quest’ultimi (Tirannosauri) si estinsero.

I Particolari pinnacoli carbonatici del Soratte, raccontano la sua natura “marina”.  Numerosi fori, chiari indizi sulle formazioni rocciose sedimentarie emerse, che ovunque i datteri di mare hanno lasciato. Le sue millenarie gallerie sotterranee scavate dalle piogge acide nelle rocce carbonatiche (i meri), di cui non se ne conosce la profondità. Per quanto il Monte presenta anche effetti di manifestazioni vulcaniche recenti riconducibili  al complesso Sabatino-Vicano.

Gli aspetti preistorici e storici del luogo, in rapporto alla presenza umana, molto articolati e complessi, in alcuni casi sono avvolti da mistero per manifestazioni e rappresentazioni culturali, riscontrabili e presenti tra popolazioni del Mare Egeo. Chiari i suoi stretti legami, da toponimi e mitologia Sabina, Sannita, Falisca e Romana.

Antichi reperti litici, ceramiche, attestano la presenza dell’uomo dalla fase della “pietra” all’età del Bronzo, con continuità che va ben oltre. In particolare sono le popolazioni etrusco-falische che hanno lasciato le loro tracce significativamente sul luogo. Il Tempio sulla vetta del Monte, eretto al culto della divinità di Apollo Sorano (Aplu), a significarci quanto quella Divinità fosse tanto presente ed importante in questa Provincia.

Apprendiamo da autori latini che in Etruria Apollo ricopriva un ruolo religioso veramente  importante. A Veio gli era stato eretto un maestoso tempio, in luogo c.d. Portonaccio, ove una meravigliosa statua posta nel suo  acroterio lo ricorda. Bella opera in ceramica, a dimensione umana, realizzata da Vulca, artista etrusco eccezionale.

Le Fonti Termali presso Stigliano, portano la denominazione di “Fonti Apollinari.  E lo stesso “nostro” Monte, che assume la denominazione di Soratte, dall’epiteto apollineo “Sorano”.

Nell’antica Roma esisteva il tempio di Apollo “Sosiano” o più correttamente detto tempio di Apollo in Circo, che sorgeva nella zona indicata come  in Circo Flaminio, presso il Teatro di Marcello.

Nella cittadina di Sant’Oreste, nell’ultima domenica di maggio, mese dedicato alla Madonna, si celebra la “Fiaccolata” in processione, festa che si conclude con un immenso incendio di fascine e fuochi pirotecnici alle pendici del Monte. La montagna che brucia e che lancia chiari messaggi al vasto mondo circostante. Manifestazione con chiari riferimenti alla civiltà contadina.

Sempre dalla letteratura romana apprendiamo la storia degli “Hirpi Sorani”, legata ad una cerimonia pastorale locale del Soratte. Nel corso di sacrifici di animali alcuni lupi affamati si appropriarono delle carni sacrificali. Gli animali, inseguiti dai pastori si rifugiarono entro una spelonca (forse cavità c.d. “meri”). Ma un inspiegabile “fiato” pestilenziale fuoriuscì dalla grotta, pervadendo l’aria. Chiunque vi entro vi rimase ucciso. In seguito sul Monte si diffuse una grave pestilenza che, per debellarla, si rese opportuno interpellare un oracolo (forse apollineo). Ne venne fuori una certa lettura secondo la quale la pestilenza si sarebbe placata se i pastori avessero periodicamente imitato il gesto dei lupi. Così fu fatto ed allora quei pastori vennero chiamati lupi sorani “Hirpi Sorani”. Questa manifestazione pian piano venne trasfigurata ed assunta da una certa classe sacerdotale cristiana, perdendo lentamente i suoi valori originali. Non più furto di carni arrostite da uomini travestiti da lupi ma, nel solstizio d’estate grandi fuochi liberatori ed apotropaici. Rimase poi, ancora per poco, il cammino sui carboni ardenti a piedi scalzi, come cerimonia pagana.

Hirpi Sorani, 'Soractis lupi', sacerdotes qui in Soracte monte supra candentes carbones salierunt. De origine huius sodalitatis fabula est: dum Soractis incolae Diti Patri sacrificium dicauerunt, lupi, qui ab igne hostiarum carnis partes abstulerunt. Sacris operantes lupos persecuti sunt, sed illi in cauerna se receperunt; a hac cauerna odor pestifer, qui cum operantes tum montis incolas occidit, exiit. Lues in ciuitate se manauit sic ut aliqui legati sortes interrogauerint: responsio similes lupis esse debere fuit: id uiuere raptis est.”

 

 

PAPA SILVESTRO I  …  COSTANTINO I  … ED IL SORATTE.

               Nella parte più alta del Monte si erge la maestosa chiesa di S. Silvestro. Già Tempio di Apollo, al tempo dell’avvento del cristianesimo, come gli altri templi, fu trasformato in santuario cristiano. E’ in una grotta intorno al tempio che papa Silvestro nel IV secolo d.C. si rifugiò per sfuggire alla cattura di Costantino. E furono gli infusi  di erbe di questo monte che curarono la lebbra a Costantino che compensò il Papa graziandolo, evitò così di fare il bagno nel sangue di fanciulli innocenti che lo avrebbe guarito per sconfiggere quel male.

QUANTO AL BUNKER ANTIATOMICO ED  ALL’OCCUPAZIONE TEDESCA AL TERMINE DELLA II GUERRA MONDIALE

Nelle ultime fasi della seconda guerra mondiale il nostro Soratte, con le sue profonde gallerie, scavate dal Genio Militare di Roma nel 1937, entra nella Storia. I bunker scavati con funzioni di ultimo rifugio in caso di guerra, del Comando supremo dell’esercito italiano, vengono occupati ed utilizzati dalle truppe della X Armata Tedesca. Secondo storie locali i soldati dell’esercito tedesco in ritirata, seppellirono entro le gallerie del Monte Soratte ben 68 casse piene zeppe d’oro, sottratto alla comunità ebraica romana ed alla Banca d’Italia. In seguito, malgrado ispezioni accurate nelle varie sale del Bunker e nei paesi limitrofi, compresa Allumiere, di quella immensa fortuna non si è saputo più niente. Nel nostro paese collinare circolano molte voci. Il tesoro non venne mai più ritrovato! Una cosa è certa. Se l’avessi rinvenuto io non l’avrei di certo raccontato a nessuno!

Vanì, 31/03/2023

 

 

 

 

 

 

 



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