Gruppo Trek

Civitavecchia







27/11/2022 - GOLE DEL BIEDANO, I VALLONI E LE MOLE



Informazioni sull'uscita

Data: 27/11/2022

Difficoltà:

- Difficoltà media
- Presenza guadi, munirsi di stivali o buste di plastica

Distanza in auto: 85 km (a/r)

Lunghezza percorso a piedi: 6 km

Note: Presenza di guadi superabili con stivali o buste edili, ove nei prossimi giorni dovessero manifestarsi piogge di notevole intensità

         

GOLE DEL BIEDANO, I VALLONI E LE MOLE
Distanza in auto: 85
Lunghezza percorso a piedi: 6
Punto di ritrovo: Parcheggio sulla Strada Mediana adiacente il Tribunale di Civitavecchia
Pranzo: al sacco
Ora di rientro: a termine escursione
Difficoltà:
   - Difficoltà media
   - Presenza guadi, munirsi di stivali o buste di plastica


IL

TREK FRA’ DIAVOLO - CIVITAVECCHIA

DOMENICA 27 Novembre 2022

AI CANYON DELLE GOLE DEL BIEDANO

  DA BARBARANO A BLERA PER IL SENTIERO DELLE MOLE E DEI VALLONI

Ritrovo ore 8.15 park del Tribunale, partenza 8.30.

Percorso di circa 6 km. Presenza di qualche guado. Necessaria spola auto

Difficoltà media

………………………..

 

Signori Camminatori,

                                      la nuova escursione ci vedrà impegnati su un percorso bello ed interessante. Da Barbarano raggiungeremo Blera verso il Ponte del Diavolo. Il sentiero si snoda entro gole precluse da alte pareti tufacee, frutto delle millenarie erosioni dei fossi Ortolano e Neme, che confluiscono generando il Torrente Biedano. Soltanto qualche Calatore o Tagliata, consente la risalita sull’alto piano, conoscendo bene passaggi nascosti!

            Supereremo qualche guado, ed i più abili lo potranno fare anche con i soli scarponi da trek, saltando sulle pietre affioranti dalle acque, per altri occorreranno stivali o buste edili. Qualche piccolo tratto esige particolare attenzione, che distoglie dall’osservare la bellezza d’intorno, ove le piene del Torrente hanno smottato il sentiero ed accumulato humus e ghiaia o messo a nudo il banco di tufo reso scivoloso se umido.

 Si percorre una foresta di tipo pluviale ove la visione regala una straordinaria natura che ripaga ampiamente le piccole difficoltà affrontate. Suggestivi alberi centenari  toccano il cielo con le dita e accompagnano lungo il cammino! Mentre una folta vegetazione ripariale e di sottobosco fiancheggia tutto il Biedano. Emergono cespi di felci comuni, lingua di cervo, grappoli di capelvenere, prati di farfaracci con foglie late, a guisa di orecchi di elefante. Ovunque tra gli squarci del verde fanno capolino le alte pareti di tufo, costoni e pinnacoli, mentre lungo il percorso si incontrano enormi rocce venute giù che ormai ben si intonano con gli sfondi del sentiero. Ovunque rispecchiano pareti di tufo, suggestive, dal colore ora bianco che vira al grigio scuro, dal rosso cupo al bruno. La luce che penetra dall’alto nel canyon col suo variare di intensità genera effetti speciali sempre diversi. In mezzo a questo mondo irreale avverti un senso di smarrimento, una piacevole sensazione di esserti perduto in un luogo incantevole, dove nessuno potrà mai più ritrovarti,  come le immortali parole della nota metafora dell’Infinito leopardiano “e il naufragar m’è dolce in questo mare”!

Avanti antiche Mole ricoperte di muschio riflettono nei bottegoni colmi di acqua le loro sembianze dal colore verde intenso. Attive fino al novecento, proiettano il pensiero al tardo medioevo, ma sono lì fin dal tempo degli etruschi! Il loro austero aspetto di rudere le magnifica e le rende più suggestive. Hanno macinato senza soluzione di continuità per millenni cereali ed olive, e sono ancora lì, testimoni e memori di un sano tempo passato, irripetibile, che neppure i decreti per le crisi energetiche le faranno tornare in funzione.

Ancora visibile qualche stagno ove si maceravano arbusti di cannabis sativa, ma pochi sanno che le fibre ricavate servivano al processo tessile per la produzione di cordami e tele di alta qualità, molto ricercati in Etruria ed in particolare dall’emergente antico popolo romano. Questi manufatti realizzati con primordiali telai già da tempo immemorabile servivano in modo particolare per allestire imbarcazioni a vela.  Noi, per qualità e quantità, eravamo i primi produttori al mondo, finché nel dopoguerra non ci fu imposto di abbandonarne la coltivazione, per false questioni ed accuse che accostavano alla droga. Ma il veto permise al mondo occidentale, in particolare al commercio anglo-americano, di piazzare le loro fibre sintetiche con notevoli guadagni. Gli Etruschi gettavano sui tizzoni ardenti dei loro fuochi i semi di questa pianta, ottenendo, dai fumi che si sprigionavano, una sorta di benessere, euforia e piacere dell’anima! Un uso innocente “ante litteram” di sostanze stupefacenti senza rischi di assuefazione!

Avanti ancora per poco il nostro viaggio va a finire presso Blera! Un lungo ponte in alto, nel mezzo del cielo che tutto attraversa, elude la immensa forra delle gole del Biedano e prelude il luogo del destino.

Quell’immenso ponte di acciaio e cemento é il nepote del sottostante petroso Ponte del Diavolo Etrusco (e non Etrusco-romano come i più erroneamente asseriscono, semmai i romani lo hanno utilizzato per invadere l’Etruria e poi manutenuto). Lui è ancora lì da tremila anni, che porta molto bene, e svolge ancora funzioni di traghettatore sul Torrente, testimone di mille e più storie!

E’ un vero signore che non chiede nulla per il servizio che pedissequamente ancora disimpegna, non mostra affatto l’età che ha, il suo epiteto, appunto, lo associa al maligno perché soltanto divinità infernali, secondo l’immaginario comune, possono rendere così a lungo resistente ed in vita un opera del genere!

Vanì, 10/11/2022

 

 

 

PERCORSO AUTO … PREVISTA UNA SPOLA AUTO

Dopo aver superato Monte Romano e girato a destra per la strada provinciale nr. 42, che si percorre per 12 km. circa, si raggiunge la cittadina di Barbarano. Qui si lasciano tutti i passeggeri e si vanno a posizionare le vetture in un parcheggio di Blera. Alcune macchine provvederanno a tornare con tutti gli autisti a Barbarano per l’inizio della traversata-escursione.

                                  

RESIDUO PROGRAMMA DELL’ANNO

MESE DI DICEMBRE  2022

Sabato 10/12

Pranzo di fine anno in Agriturismo sulle Colline di Santa Severa, preceduto da una visita al Castello di Pirgy.

SEGUIRA’ PROGRAMMA DETTAGLIATO

 

Sabato 31/12 e 1° gennaio 2023

Polino Umbria, cenone e ballo, pernottamento. Pranzo di Capodanno. Ripartenza

Cfr. programma inviato

 

 



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