Gruppo Trek
Civitavecchia
02/04/2023 - Dalla Macchia dell Infernaccio alla Macchia delle Forcelle, attraverso le Colline dell Argento
Informazioni sull'uscita Data: 02/04/2023Difficoltà: - Difficoltà media - Presenza salite - Spola auto/partenza escursione arrivo, non coincidenti Distanza in auto: 15 km (a/r) Lunghezza percorso a piedi: 7 km Note: |
Distanza in auto: 15
Lunghezza percorso a piedi: 7
Punto di ritrovo: Parcheggio sulla Strada Mediana adiacente il Tribunale di Civitavecchia
Pranzo: GRIGLIATA COMUNE
Ora di rientro: a termine escursione
Difficoltà:
- Difficoltà media
- Presenza salite
- Spola auto/partenza escursione arrivo, non coincidenti
TREK FRA’ DIAVOLO CIVITAVECCHIA
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NEW ENTRY
Le rare escursioni in aree Civitavecchiesi
Dalla Macchia dell Infernaccio alla Macchia delle Forcelle, attraverso le
Colline dell’Argento
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Domenica 2 Aprile 2023
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- Ritrovo … Park del Tribunale di Civitavecchia, ore 8.15, partenza ore 8.30.
- Spola auto, prestarsi per ridurre i tempi di collegamento.
- Lunghezza escursione Km. 7 c.a. Presenza salite, utili bacchette per
alcuni tratti del sentiero sconnessi.
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Utile telo per distendersi sul prato.
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Percorso auto, compresa la spola, c.a. 15 km.
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Inizio escursione, Zona San Liborio, Viale Francesco Navone, di fronte ad ingresso supermercato EMI.
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E’ prevista una grigliata collettiva. Verrà quindi predisposto un bel fuoco di gruppo, Attrezzarsi con carni, accendini e diavolina.
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No rovi sui sentieri, né guadi.
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Rientro previsto … ore 16.30
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Signori trekkisti,
domenica 2 Aprile effettueremo un’interessante ricognizione alle Macchie dell’Infernaccio e delle Forcelle, sulle Colline del nostro circondario, ove ancora è presente una intensa, eterogenea ed anacronistica macchia mediterranea, superstite di un “glorioso” passato.
Le caratteristiche di questa boscaglia sono la particolare composizione di biodiversità vegetali presenti, piante proprie del clima mediterraneo.
Meraviglia la sua sopravvivenza, inusitata, malgrado un attuale decadimento della qualità dei componenti dell’atmosfera e l’inquinamento dei corsi d’acqua, dovuti agli insediamenti industriali ed all’uso indiscriminato di pesticidi in agricoltura. Le piante si sono adattate a tutto questo partecipando anche a migliorare la salubrità dell’aria che respiriamo.
Lungo i sentieri, con soluzione di continuità si susseguono querce, Ilatri, corbezzoli, spinosi peri selvatici, alloro e ginepro. Il sottobosco sassoso è conteso da lentischi, marruche, ginestre, rose canine, profumati cisti, e l’ormai raro mirto, delle qualità bianco e nero. Mentre “primavera” ci regala, nei prati, distese di ridenti primule, euforbie, ciclamini ed asfodeli con le caratteristiche infiorescenze rosee.
La macchia dell’Infernaccio è circondata da spoglie e brulle colline, frutto del disboscamento selvaggio, a vantaggio di un’attività agricola mai decollata, posta sotto controllo e tutela di fantomatiche associazioni, dalla discutibile attività.
Su questi rilievi, tra arbusti spinosi, mimetizzati dal colore delle pietre utilizzate, si perdono alla vista alcuni fortini militari. Eretti nel corso dell’ultima guerra, sono orientati verso il prospiciente mare, posti a controllo delle navi nemiche e delle Vie di comunicazione sottostanti. Mantengono vivo il ricordo, seppur spiacevole, del decorso periodo bellico combattuto dai nostri Padri.
Il sentiero di risalita punta dritto verso le Colline dell’Argento, sconosciuto il motivo di questo toponimo per quanto, oggi, qualcuno quel metallo, lì, sembra avercelo veramente trovato!
Penetreremo poi la superstite e bella Macchia delle Forcelle, già meta delle escursioni della mia infanzia, e di varie monellerie giovanili, alla caccia dei nidi di merli, corvi e falchi.
Il sentiero, qui, si dispiega in parallelo al selvatico Fosso di Pietraliscia, affluente di destra del Marangone. Il corso d’acqua strascica a stento tra le sue balze e grosse pietre in dissesto, la scarsa acqua meteorica caduta. Ma se il Pietraliscia piange, il Marangone certamente non ride! La sua vista mi ripaga, malgrado tutto il tempo scorso mantiene sempre … ancora tutto il suo fascino, non sembra affatto invecchiato più di quanto invece lo sia io.
Nei pressi del “Fontanile della Vecchia”, su un prato tutto nostro, accenderemo un bel fuoco per “l’ultima grigliata” della stagione trekkistica 2022/23. Quindi il ritorno, passando dal Fontanile delle Forcelle per risalire sull’ormai noto poggio capriolo.
Vanì 26/03/2023.
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